CORSO
Coordinatore Genitoriale Dal Conflitto alla Coordinazione Genitoriale

La coordinazione genitoriale nasce come metodo alternativo di risoluzione delle controversie: si tratta di un intervento rivolto a coppie genitoriali e a famiglie che, intrappolate in una situazione di alta conflittualità, non riescono ad ascoltare e soddisfare i bisogni dei figli, né tantomeno a rispettare gli accordi tra di loro e i provvedimenti dell’autorità giudiziaria, di regolazione dell’affidamento, cura e frequentazione dei figli.

Il coordinatore accompagnando la famiglia in difficoltà e offrendo una lettura delle relazioni conflittuali verso il recupero di una consapevole co-genitorialità, facilita i genitori nella ricerca di soluzioni per superare gli ostacoli nell’attuazione delle decisioni giudiziarie che riguardano i figli, proponendo soluzioni e, se necessario, suggerendo decisioni nell’interesse del minore.

Le caratteristiche peculiari delle coppie genitoriali altamente conflittuali richiedono competenze e tecniche mirate di approccio e intervento.

Ai partecipanti verrà̀ fornito un inquadramento giuridico-psicologico della Coordinazione Genitoriale e dei suoi ambiti di applicazione nell’ambito delle pratiche alternative (Mediazione) e delle tecniche di valutazione e gestione del conflitto.

Scheda Tecnica Corso

Di seguito la scheda tecnica del corso.

Titolo Corso
Coordinatore Genitoriale Dal Conflitto alla Coordinazione Genitoriale
Destinatari

Avvocati, Psicologi, Assistenti Sociali

Data e Ora
Corso in modalità differita ovvero P.O.D. (Play On Demand)
Numero Lezioni e Durata Corso
20 lezioni per un totale di 75h 00m*
Diplomi / certificazioni / crediti formativi
Corso Accreditato al CNF (10 CF)
Programma

Docenti: Avv. Gianni Casale e Avv. Deborah Bozzetti 6 ore (5 ore di registrazione)

1) L'organizzazione e le competenze del Tribunale civile in materia di Diritto di Famiglia
In questo modulo verranno affrontati le novità riguardo alla nuova riforma del Tribunale della famiglia, infatti La legge di riforma della giustizia civile ha disciplinato, unitamente alla revisione del processo civile, un impianto normativo volto a creare un “rito unico” per i procedimenti relativi ai diritti delle relazioni familiari, delle persone e dei minori e, a tal fine, ha previsto l’istituzione di un Tribunale unico per le persone, per i minorenni e per le famiglie.

Si analizzeranno: Le norme immediatamente precettive entrate in vigore il 22 giugno 2022 Minori-La procedura di allontanamento del minore ex art. 403 c.c.- Il curatore speciale del minore ex artt. 78 e 80 c.p.c.- La vis attractiva del Tribunale Ordinario ex art. 38 disp. att. c.c.- Famiglia-Soluzione delle controversie insorte tra i genitori- Modifiche alla disciplina della negoziazione assistita - Consulente Tecnico d’Ufficio - Il rito unificato in materia di persone, minorenni e famiglie - L’istituzione del Tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie

Docente: Avv. Gianni Casale 6 ore (5 ore di registrazione)

2) Coordinamento genitoriale: definizione e ambiti di intervento

In questo modulo si parlerà nello specifico della figura del Coordinatore Genitoriale:

  1. definizione del coordinatore come nuovo soggetto a cui si fa sempre più riferimento nei procedimenti di separazione, divorzio, modifica delle condizioni o in caso di cessazione della convivenza di coppie di fatto: vi si ricorre quando la coppia genitoriale non è mediabile, ma pur tuttavia dotata di capacità genitoriale, e tra i genitori la conflittualità è talmente elevata che gli stessi sono distratti dal mantenere il focus sui figli e addirittura da adottare condotte tali da danneggiare i minori stessi.
  2. La coordinazione genitoriale è un procedimento di risoluzione alternativa delle controversie centrato sul minore, attraverso il quale un professionista di ambito giuridico-psicologico, terzo neutrale, adeguatamente formato in materie e con esperienza multidisciplinare, aiuta i genitori altamente conflittuali ad attuare il loro piano genitoriale, facilitando attraverso un intervento tempestivo la composizione delle liti.
  3. Il Coordinatore può essere disposto sia nel corso di un procedimento giudiziario che al termine dello stesso, oltre che richiesto volontariamente dai genitori anche al di fuori di una procedura.

Docente: Dott.ssa Roberta Vitelli 6 ore (5 ore di registrazione)
3) Sistema Familiare e Coordinamento genitoriale

  1. In questo modulo si analizzerà il sistema famiglia come un insieme di elementi le cui parti sono rappresentate da diversi membri che la compongono e che tramite le loro azioni contribuiscono a determinare il suo sviluppo come entità dotata di caratteristiche e regole proprie. L’azione di ogni componente ha influenza sugli altri e sull’intero sistema familiare che così modifica i suoi equilibri e ne esce trasformato. Questo cambiamento trasforma anche il singolo individuo.

  2. In questo paragrafo verrà spiegato Il coordinamento genitoriale, che si applica quando fallisce la mediazione al conflitto coniugale e/o la mediazione al piano genitoriale ed è “un metodo alternativo di risoluzione delle controversie nuovo ed emergente per i genitori che possono cercare rimedio attraverso il sistema giudiziario. Il modello integrato di coordinazione genitoriale include filosofie, prospettive e competenze proprie delle professioni legali, dell’ambito della salute mentale, della mediazione, educativo e di consulenza, nello sforzo di affrontare il significativo e dannoso impatto sui figli prodotto da un conflitto ostile e prolungato dei genitori. È bene comprendere che il ruolo del coordinatore, che spesso può essere imposto alla coppia genitoriale, è “un ruolo attivo, specificatamente finalizzato ad aiutare i genitori a lavorare insieme per il bene dei propri figli”. Obiettivo primario è quello “di aiutare i genitori a realizzare il loro piano e minimizzare il conflitto cui i figli sono esposti a causa delle divergenze e delle ostilità irrisolte tra le parti.

Docente: Dott.ssa Roberta Vitelli 6 ore (5 ore di registrazione)
4) La Coordinazione Genitoriale nelle varie fasi del ciclo di vita della famiglia e dei minori: aspetti di psicologia dell’età evolutiva e di psicopatologia

  1. In questo modulo saranno trattati i principali quadri psicopatologici dell'età evolutiva e saranno presentati i più recenti sviluppi scientifici nell'ambito dell'assessment e dei trattamenti di riconosciuta efficacia, in primis quelli ad orientamento cognitivo-comportamentale, con l'obiettivo di fornire: conoscenza aggiornata delle principali teorie esplicative a partire dal funzionamento psicologico normale fino alle principali forme di sofferenza psicopatologica
  2. In questo paragrafo si analizzerà il ruolo del coordinatore all’interno del nucleo famiglia. Il coordinatore per cominciare dovrà valutare il conflitto esistente, raccogliendo le informazioni sulla situazione familiare. In un momento successivo svolgerà una funzione di educazione dei genitori sullo sviluppo del bambino e sull’impatto dei loro contrasti sui figli. Avrà anche funzioni di gestione dei contrasti e coordinazione delle azioni, lavorando con gli altri professionisti e le istituzioni a servizio della famiglia. Il ruolo principale del coordinatore è fare in modo di contenere i contrasti familiari per evitare una escalation senza possibilità di rimediare. Per questo, ha anche potere decisionale. Se i genitori non riescono a decidere o non ne sono capaci, il coordinatore potrà prendere le decisioni necessarie, nell’ambito stabilito dal giudice o dal contratto, e potrà sempre formulare raccomandazioni.

Docenti: Dott.ssa Marica Malagutti e Avv. Deborah Bozzetti 6 ore (5 ore di registrazione)
5) Le relazioni tra Diritto e Scienze nel processo: ruolo e funzioni del CTU e del CTP

  1. In questo modulo si partirà con l’analizzare i rapporti tra scienza, diritto penale e processo che sono oggi divenuti molto più complessi rispetto al passato, anche per una più matura consapevolezza che ne hanno acquisito sia gli studiosi sia i Magistrati e gli Avvocati che ogni giorno frequentano le aule di giustizia. Nell’ambito del processo penale, il sapere tecnico-scientifico e quello tecnologico rivestono ormai un ruolo fondamentale per l’accertamento dei fatti, la questione del rapporto tra scienza e diritto penale può essere meglio compresa con il contributo di riflessioni provenienti da più prospettive che in questo capitolo verranno analizzate.
  2. Verrà spiegata la differenza tra il ruolo del CTU e il CTP: I termini CTU e CTP a volte sono spesso utilizzati, erroneamente, come dei sinonimi, con questo articolo vorrei cercare di fare chiarezza e spiegare nel dettaglio le competenze di una e dell’altra figura. La sigla CTU significa Consulente Tecnico d’Ufficio e si riferisce a quel professionista che lavora al fianco del Giudice (art. 61 del Codice di Procedura Civile) in un rapporto di fiducia e collaborazione, presta la sua opera di consulenza sulla base di precise conoscenze e competenze stabilite dal Codice di Procedura Civile. Il CTP, Consulente Tecnico di Parte, è proprio quello di prestare la propria opera di consulenza, non tanto per il Giudice, ma per le parti in causa che ritengono di voler aggiungere un altro parere a quello della CTU. Il CTP, inoltre, ha il compito di monitorare che tutte le operazioni vengano svolte nel più puntuale rispetto delle norme vigenti. Sarà ognuna delle parti in causa a decidere a quale libero professionista conferire l’incarico peritale che dovrà affiancare il consulente d’ufficio e, per mezzo delle proprie conoscenze ed esperienze in un determinato settore tecnico, potrà sostenere o criticare le osservazioni da lui fornite. Da un’attenta osservazione e analisi delle consulenze fornite dal CTU e dal CTP avrà luogo la sentenza emessa dal Giudice.

Docente: Avv. Deborah Bozzetti 6 ore (5 ore di registrazione)
6) La tutela dei minori e il sostenimento del rapporto genitori-figli negli spazi neutri e negli incontri protetti

  1. In questo modulo verrà affrontato lo spazio neutro. L’obiettivo generale del servizio è di favorire e sostenere la continuità della relazione tra il bambino e i suoi genitori o altre persone affettivamente significative, infatti il servizio può essere svolto anche con i nonni o fratelli nel caso delle famiglie ricostruite.
  2. A cosa serve lo spazio neutro: vuole far recuperare, mantenere e migliorare la relazione parentale, sostenendo le capacità genitoriali recuperabili attraverso percorsi individualizzati, nel rispetto dei bisogni evolutivi dei minori, quando il conflitto tra i genitori o altre situazioni compromettono il rapporto genitori/figli.
    Lo Spazio Neutro, infatti, è un servizio che assicura l’esercizio del diritto di visita e di relazione che s’ispira ai principi enunciati dall’art. 9 della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia: “mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare con entrambi i genitori, salvo quando ciò è contrario al maggior interesse del bambino

Docente: Dott.ssa Marica Malagutti 6 ore (5 ore di registrazione)
7) Comunicazione efficace e gestione dei conflitti

In questo modulo verrà innanzitutto spiegato cosa significa comunicazione efficace: Qualsiasi relazione interpersonale non può prescindere dalla comunicazione, Per COMUNICAZIONE EFFICACE si intende una comunicazione tra le persone e che prosegue, senza interrompersi, fino al raggiungimento dello scopo per il quale è stata avviata.
Obiettivo generale:
Favorire la conoscenza e la consapevolezza delle dinamiche relazionali che
sono alla base della comunicazione umana, applicate alla didattica in classe.
Una gestione consapevole della comunicazione consente di migliorare la
relazione con gli alunni, i genitori, i colleghi, i vari livelli della dirigenza
scolastica.
Obiettivi specifici:
Conoscenze: tecniche di comunicazione e di gestione dei conflitti,
tecniche di ascolto attivo
Competenze: capacità di utilizzare le tecniche di ascolto attivo e di
gestione dei conflitti in ambito didattico e nelle relazioni interpersonali
Abilità: capacità di applicare strategie di prevenzione dei conflitti
relazionali attraverso una comunicazione efficace, nonché gestione delle
incomprensioni, per migliorare la qualità delle relazioni con studenti,
colleghi e, in generale, in qualsiasi contesto di vita

Docente: Avv. Deborah Bozzetti 6 ore (5 ore di registrazione)
8) Il piano genitoriale sotto i punti di vista sostanziale e l’analisi delle diverse tipologie

In questo modulo verrà spiegato il piano genitoriale che è un articolato e dettagliato programma e calendario non solo delle alternanze nelle frequentazioni del figlio tra genitori, ma nella gestione delle attività quotidiane di vita del minore, dallo studio agli sport, delle vacanze ed ogni altra attività che lui svolge. La redazione viene svolta dagli stessi genitori con l’ausilio degli avvocati ove madre e padre esprimono le loro idee e opinioni sull’organizzazione della famiglia a seguito dello scioglimento dell‘Unione coniugale. Durante la stesura i genitori dovranno focalizzarsi sulle esigenze del figlio. I piani genitoriali sono di 4 tipologie e sono formati da capitoli che trattano le diverse condizioni di vita del figlio:

  • quello base, viene applicato quando non c’è conflittualità fra i genitori, gli stessi si sono organizzati e vogliono solo cristallizzare le condizioni già decise
  • quello per le lunghe distanze, riguarda genitori che non abita nella stessa città, quindi avrà più capitoli in merito alla disciplina delle comunicazioni e nel diritto di visita soprattutto nelle vacanze
  • quello di sicurezza, che viene applicato quando c’è conflittualità tra i genitori che può ledere il figlio o durante la pendenza di processi penali. Avrà molti più capitoli per tutelare il minore
  • quello altamente strutturato, ove c’è molta conflittualità tra i genitori e si cerca di fare molti capitoli per evitare ogni possibile conflitto

Docente: Avv. Gianni Casale 6 ore (5 ore di registrazione)
9) Il patto di lealtà genitoriale
In questo modulo verrà spiegato il senso del patto di lealtà genitoriale, cioè è uno strumento deflattivo della conflittualità genitoriale Il patto nasce dall’osservazione di un dato che deve apparire evidente a tutti gli operatori del diritto e, specialmente, a quelli che si occupano di diritto di famiglia, ovvero del fatto che la struttura dell’atto separativo o divorzile è privo al suo interno di qualsiasi riferimento alle regole sostanziali che devono, e possono, anticipare il conflitto nella fase postuma della separazione o gestirlo all’interno del rapporto genitoriale (che non deve mai mancare) evitando il momento giudiziale che rappresenta sempre un aspetto dannoso per la prole rappresentata da minori.

All’interno del patto le parti indicano le modalità con le quali intendono condurre la gestione sostanziale della vita separativa esplorando tutti quei settori di criticità che, per esperienza, entrano nelle aule dei Tribunali. In un clima volto a trovare strumenti deflativi che possano aiutare le coppie in aria di separazione il cd. Patto di lealtà genitoriale è un qualcosa che introduce l’aspetto etico all’interno della comunicazione separativa ovvero in quei meccanismi psicologici del separandi che li deve preparare ad una visione molto diversa dell’approccio genitoriale dal momento che le parti decidono, giocoforza di rinunciare alla quotidianità famigliare

Docenti: Avv. Gianni Casale, Avv. Deborah Bozzetti, Dott.ssa Marica Malagutti, Dott.ssa Roberta Vitelli 21 ore (18 ore di registrazione)
10) Analisi e studio dei casi
In questo modulo i docenti analizzeranno propri casi per spiegare al meglio la figura, il ruolo e l’utilizzo del coordinatore genitoriale

Docenti
  • Avv. Gianni Casale
  • Avv. Deborah Bozzetti
  • Dott.ssa Marica Malagutti
  • Dott.ssa Roberta Vitelli
Requisiti hardware e software
Per seguire il webinar è necessario un personal computer con audio e microfono o un tablet. Non è necessario installare software poiché la piattaforma è esclusivamente web e può essere fruita con un browser internet recente: Chrome, Firefox, Edge, Opera, Safari. È consigliata una connessione internet di buona qualità, preferibilmente fibra. Il corso può essere seguito anche da smartphone installando l'app scaricabile per telefoni Apple e Android.
* Generlamente, le ore dei corsi sono calcolate su 50 minuti ovvero un intervento di 50 minuti viene conteggiato 1 ora.